RASSEGNA
STAMPA "21 SETTEMBRE 2002 "
18 settembre
2002 IL MESSAGGERO
Alzheimer, 80 mila nuovi casi l'anno
-I familiari dei "senza memoria": più farmaci gratis e centri
di assistenza-
-Sabato la Giornata mondiale della malattia. Spettacoli in piazza e lo spot
di Tornatore per "Non dimenticare chi dimentica"-
Carla Massi
ROMA –
Un uomo anziano entra in un’aula affollata che evoca Montecitorio. Alza
le braccia e lancia un urlo. Due commessi, mentre tutti continuano a discutere,
lo accompagnano fuori. Sfumano
Le immagini, lo schermo si fa bianco, una voce di sottofondo: “ Quest’uomo
è un malato di Alzheimer. Le istituzioni hanno un male, l’indifferenza”.
La firme dello spot è di Giuseppe Tornatore. Davvero un urlo di dolore
per combattere l’indifferenza nella quale vivono 600mila italiani (80
mila nuovi casi l’anno) 18 milioni di pazienti in tutto il mondo. Tutte
persone che, durante la vita, hanno lavorato, avuto una famiglia, regalato
emozioni e passioni, pianto e riso. Ma che oggi, colpiti da questa grave forma
di demenza, si ritrovano come bambini impauriti. Tra i parenti che non riescono
a comunicare con loro, in case che non riconoscono e non riescono a riconoscere.
Un male destinato a crescere visto l’allungamento dell’età
media. Un male che, secondo le stime, farà soffrire nel nostro paese
sette persone (e i loro familiari) su dieci.
Sabato sarà l Giornata mondiale dell’Alzheimer, nelle piazze
(a Roma piazza Mignanelli) si uniranno alla campagna personaggi dello spettacolo
ed esperti per “Non dimenticare chi dimentica”. Ad organizzare
gli eventi, dalla performance di mimi che rievoca lo stato d’animo e
la condizione del paziente colpito da Alzheimer fino alla proiezione dello
spot di Tornatore, è l’Aima (Associazione italiana malattia di
Alzheimer www.alzheimer-aima.it). Tutti familiari di anziani costretti a finire
la loro esistenza senza memoria, con problemi di linguaggio, senza il senso
di orientamento e privi di interessi per ogni cosa.
“Abbiamo preparato un “Manifesto” – spiega la presidente
dell’Associazione Patrizia Spadin . perché incontriamo troppe
difficoltà nella nostra vita quotidiana. Siamo stanchi di promesse.
Servono centri diurni, assistenza a domicilio, luoghi dignitosi per il ricovero.
Non tutte le Asl, inoltre, hanno centri davvero competenti per la diagnosi
e la cura. E poi c’è il capitolo farmaci, ci preoccupa la revisione
del prontuario. Vorremmo più medicinali gratuiti”.
Temono le novità i familiari nonostante il ministro della Salute Girolamo
Sirchia abbia assicurato che “nulla cambierà rispetto alla prescrizione
e all’erogazione dei farmaci necessari ai loro congiunti, anche se molto
costosi”. Al momento, in Italia, 35mila malati fanno parte di un progetto
pilota, il Cronos, che concluderà la ricerca a marzo prossimo. Possono
accedere allo studio solo persone al primo stadio della malattia e ricevono
gratuitamente dei farmaci che, al momento, sono nella fascia a pagamento.
Che cosa accadrà dopo marzo, si chiedono i parenti degli anziani ammalati.
Patrizia Spadin apre le braccia “Non si sa, stiamo parlando di uno studio
che non è stato organizzato in tutte le regioni allo stesso modo. Qualcuno
viene fatto uscire perché non rientra più nei parametri, in
altre, invece, i farmaci si danno con una maggiore elasticità. Non
mi rincuorano le parole di Sirchia, speravo che tutto restasse come è
oggi...”.
Il sottosegretario alla salute Antonio Guidi parla più da medico che
da politico: “Purtroppo, a tempi brevi non si può pensare di
spostare i medicinali dal progetto Cronos nella fascia gratuita. Ma nei prossimi
mesi la commissione lavorerà con i medici e i familiari dei pazienti,
quelli che ogni giorno toccano il dramma della realtà, per arrivare
ad un confronto pacifico e fattivo con i tecnici della Commissione unica del
farmaco”.
21 settembre
2002 L'UNITA'
Per non dimenticare che dimentica
Grazia Labate
Oggi in tanto
nelle piazze italiane per “non dimenticare chi dimentica”. Così
l’Aima (associazione italiana malattia di Alzheimer) celebra la giornata
mondiale su questa terribile malattia. Un efficace spot di Tornatore e in
tanti nelle piazze, per dire che di fronte all’allungamento della speranza
di vita non sempre si vive in qualità ed in salute. Il morbo di Alzheimer
è una gravissima malattia, che oggi affligge 600,000 italiani (80000
nuovi casi l’Anno), 18 milioni di cittadini in tutto il mondo. Tutte
persone colpite da questa grave forma di demenza, sulla quale ricerca, scienza,
sistema sanitari si cimentano per dare risposte terapeutiche ed assistenziali.
Il problema dunque e quello di interrogarsi su cosa e come il nostro Paese
concentra le proprie risorse economiche e quali risposte dà.
Per fare in modo che questi pazienti non solo non siano dimenticati ma assistiti.
Ciò che è grave è dover constatare che chi ha oggi responsabilità
di governo e responsabilità per le politiche della salute non affronti
con tempestività ed adeguatezza il tema del morbo di Alzheimer. Sul
terreno della ricerca gli stanziamenti fissati dall’allora ministro
Veronesi nella misura di 87 miliardi di vecchie lire riguardarono 81 progetti
di ricerca per il morbo di Alzheimer nell’area epidemiologica, di biologia
sperimentale, di ricerca biomedica e sanitaria. Sempre con Veronesi si approvò
il nuovo protocollo di monitoraggio dei piani di trattamento farmacologico
per la malattia di Alzheimer e si ammisero a rimborsabilità per i malati
nella fase iniziale di questa patologia, (facenti parte del progetto pilota
Cronos, 35000 malati) due farmaci.
Oggi se non si vuole dimenticare chi dimentica e dare risposte concrete non
si può fare finta di ignorare che progetti di ricerca per il morbo
non hanno alcun finanziamento, che le risorse per la ricerca biomedica in
generale vengono da questo governo ignorate, che con l’attuale ristrutturazione
del prontuario terapeutico nazionale non sappiamo che cosa succederà
per molti farmaci pure utilissimi per questa malattia cronica sarà
finito. Cosa succederà per i due farmaci dati gratuitamente finora
ai 35000 malati?. La verità è che questo governo e il ministro
della salute hanno già dimenticato. Basti pensare alla prossima finanziaria
e ai tagli che graveranno sulla spesa sanitaria, sui farmaci e sulla rete
di assistenza sopratutto per gli anziani e le loro famiglie. Il Parlamento
non ha dimenticato. Già in questa legislatura abbiamo presentato proposte
di legge sull’Alzheimer e sul Parkinson perché nel nostro paese
sia attivata una rete di servizi territoriali, domiciliari, centri diurni
nell’ambito di centri regionali di riferimento affinché le pratiche
sanitarie e le risposte sociali possano essere efficaci per l’ammalato
e la propria famiglia durante tutto il corso della malattia.
Inoltre ci auguriamo che sul terreno della ricerca e dell’uso dell’innovazione
tecnologica davvero questo governo mostri coerenza tra parole e fatti e si
possa attivare nel nostro paese la possibilità di utilizzo delle nuove
scoperte nel campo dell’Alzheimer dal punto di vista della diagnosi
precoce con la nuova tecnica messa a punto da un importante studio clinico
e da 3 centri di ricerca, due svedesi e uno americano, affinché si
possa diagnosticare in tempo l’inizio della malattia e quindi rendere
più efficace la cura con i due farmaci attualmente a disposizione.
Domani noi ci saremo in tutte le piazze per testimoniare non solo che non
dimentichiamo ma che siamo pronti a portare avanti con coerenza nel Parlamento
e nel Paese la nostra battaglia perché si possa vivere a lungo si,
ma in buona salute.
22 settembre 2002 IL MANIFESTO
Giornata per l’Alzheimer
“Aiutiamoli
con un centesimo”. E’ la provocatoria campagna lanciata ieri durante
la “Nona giornata mondiale Alzheimer 2002” dall’Associazione
italiana malattia di Alzheimer (Aima). “Dato che il ministero dice di
aver problemi di bilancio – dicono dall’associazione – provocatoriamente
raccogliamo noi i soldi”. Sagome di cartone raffiguranti l’immagine
di un salvadanaio con sopra l’immagine del ministero della Salute ieri
hanno fatto il giro delle piazze italiane. La campagna dell’Aima, assieme
a spot e future iniziative, vuole, dicono i rappresentanti, “sensibilizzare
sul problema e rivendicare il diritto alla cura e all’assistenza, fino
ad oggi negato da istituzioni e organismi competenti”. Nel mondo sono
oltre 18 milioni le persone affette da Alzheimer, circa 600 mila in Italia,
mentre nel Lazio 30 mila.
22 settembre
2002 CORRIERE DELLA SERA
Alzheimer, computer interattivo per aiutare i pazienti
-Seicentomila gli italiani che hanno bisogno di cure. Un piano d’avanguardia
messo a punto in Toscana-
-Il progetto prevede l’uso anche di vecchi film. Ieri la giornata mondiale
per chiedere ai governi più impegno-
Margherita De Bac
ROMA –
Maria era una donna elegante, raffinata, meticolosa. Quando un giorno la figlia
andò a trovarla stentò a riconoscerla. Gli occhi assenti, le
labbra rosse, sul tavolo da stiro un paio di pantaloni bruciati dal ferro.
Maria continuò ad essere bizzarra. Di tanto in tanto non ricordava
dove fosse la porta del bagno o come si scendesse in giardino. Erano gli anni
’80, l’Alzheimer una malattia poco conosciuta e i medici, dopo
aver ipotizzato le diagnosi più strampalate, impiegarono del tempo
a circoscrivere quella definitiva.
18 MILIONI –
Oggi gli strumenti per riconoscere e attenuare i sintomi del morbo descritto
per la prima volta da un neuropsichiatra di Breslavia bel 1906 sono enormemente
migliorati. Ma le lacune restano profonde se i famigliari di 18 milioni di
pazienti, tra cui 600 mila italiani, il 6-7% della popolazione sopra i 65
anni, sentono ancora l’impulso di scendere in strada con rabbia e determinazione
(ieri la Giornata Mondiale) per chiedere ai governi ciò che non hanno
ottenuto: attenzione. “Per far parlare di noi dobbiamo contare sulla
voce di qualche vittima famosa”. Come Charlton Heston che a 78 anni
attraverso un video ha confessato di essere entrato a far parte del popolo
dei grandi smemorati.
INDIFFERENZA
– Da noi l’Aima, l’associazione nata per rappresentare “le
dolorose necessità” delle famiglie (numero verde 800 371332),
ha coniato il motto: “Uniti contro l’indifferenza”. Patrizia
Spadin, il presidente, non si stanca di mostrare la lista delle cose non fatte.
Cure domiciliari quasi del tutto inesistenti, poche strutture specializzate,
difficile accesso agli unici farmaci in grado di rallentare il progredire
dei sintomi, se dati precocemente.
Tre anni fa il ministero della Salute ha avviato il progetto Cronos: terapie
gratuite per 100 mila pazienti in fase non avanzata. In due anni la fortuna
è toccata solo a 35 mila perché i centri individuati per fare
diagnosi e autorizzare il trattamento sono pochi e mal distribuiti. “Il
ministro Sirchia ha detto che per i malati non cambierà niente, non
ci saranno tagli nel prossimo prontuario terapeutico. E a noi questo fa paura,
significa che non ci saranno miglioramenti”, lo pungola la Spadin.
VACCINO – Il progetto Cronos include tre molecole, con effetti sui sintomi,
quindi incapaci di prevenire e curare la degenerazione neurologica. Svanite
le speranze riposte nel vaccino. Otto mesi fa è stata interrotta la
sperimentazione di una sostanza che aveva mostrato effetti straordinari sui
topi (scomparsa o blocco delle lesioni nel cervello) contrastando l’azione
della proteina beta amiloide, responsabile dei danni cerebrali. I test hanno
provocato gravi reazioni tossiche.
In attesa del salvavita si cerca di trovare soluzioni per agevolare dai punto
di vista pratico la vita del malato in casa. L’università di
Dundee, in Scozia, ha presentato ieri un prototipo di computer interattivo
per la comunicazione del paziente con la famiglia. L’idea è quella
di utilizzare video, canzoni e immagini, compresi gli spezzoni di film classici
con grandi attori come Clark Gable e Vivian Leigh, per stimolare la memoria.
I deficit cognitivi sono infatti la principale manifestazione clinica dell’Alzheimer
poiché le aree più colpite sono memoria (87%) oltre ad attenzione
e senso di orientamento (45%).
COSTI –
La gravità dei disturbi comportamentale è tale da richiedere
assistenza quotidiana, quasi sempre a carico dei familiari: il 70% sono costretti
a lasciare il lavoro (dati Censis) per badare al malato, il 7% mantengono
in impiego part time. Un malato costa alla famiglia 36,150 eiro l’anno,
esclusa la paga al personale. Pochissimi hanno usufruito del contributo concesso
dai comuni per riadattare l’abitazione e renderla idonea alla vita di
una persona che deve essere protetta da cadute, urti, barriere.
TOSCANA –
La Toscana è una Regione all’avanguardia per come ha affrontato
il problema delle demenze. E’ nato un progetto che consiste in interventi
di vario tipo (assistenza a domicilio, residenze diurne, diagnosi e cura).
Particolare attenzione all’aspetto ambientale. In due volumi intitolati
(Architettura per l’Alzheimer” vengono date indicazioni su come
dovrebbero essere sistemati gli spazi destinati ad ospitare che col tempo
è destinato a dimenticare le abitudini elementari.
E hanno scritto di noi anche:
16 settembre 2002 - CORRIERE DELLA SERA- Giornata mondiale Alzheimer
16 settembre 2002 - CORRIERE ECONOMIA- Giornata mondiale Alzheimer
17 settembre 2002 - ANZIANI.IT - Per non dimenticare chi dimentica
17 settembre 2002 - CITYSITE.IT - L’Alzheimer in Piazza per non
dimenicare chi dimentica
18 settembre 2002 - VIVACITY MILANO- Una giornata per “Non dimenticare
che dimentica”
18 settembre 2002 – VIVIMILANO - Moni Ovadia
18 settembre 2002 - DONNA MODERNA- Insieme contro l’Alzheimer
19 settembre 2002 - TUTTO MILANO- Insieme contro l’indifferenza
19 settembre 2002 - TERZAET@ - L’Alzheimer in Piazza per non dimenticare
chi dimentica
20 settembre 2002 - IL GIORNALE- A Milano 15mila malati di Alzheimer
20 settembre 2002 - LA STAMPA– Milano, i programmi dell’Associazione
Italiana malattia Alzheimer
20 settembre 2002 - LA PADANIA- Domani giornata Alzheimer
20 settembre 2002 - LA PROVINCIA- Giornata speciale
21 settembre 2002 - LA REPUBBLICA- Insieme contro l’Alzheimer
21 settembre 2002 - WEB.VITA.IT - 21 settembre: giornata mondiale Alzheimer
21 settembre 2002 - LA PADANIA- Insieme contro l’Alzheimer
21 settembre 2002 - CITY MILANO- L'Alzheimer in Piazza
22 settembre 2002 - CORRIERE MILANO- Ovadia e la Piccolo in Piazza Mercanti
per l’Alzheimer
22 settembre 2002 - LA STAMPA- Alzheimer cittadini solidali contro il
“Killer dei pensieri”
22 settembre 2002 – PREALPINA - Alzheimer, l’impegno dei vip
per cure gratuite
22 settembre 2002 - CORRIERE DELLA SERA- Contro l’Alzheimer l’unione
fa la forza
Segreteria Nazionale
via Varazze 6 - 20149 Milano
Tel. 02/89406254 • Fax 02/89404192
|